Quanto tempo ha il proprietario per denunciare un furto in casa
Subire un furto in casa è un evento traumatico difficile da affrontare, ma reagire nei tempi stabiliti dalla legge e denunciare l’accaduto correttamente è fondamentale
Subire un furto in casa è un'esperienza spiacevole ma, visto che la probabilità che questa gravosa evenienza non è trascurabile, è opportuno sapere cosa fare in caso si cada vittima dei ladri.
Ecco tutto quello che c’è da sapere su come comportarsi e quanto tempo si ha per denunciare un furto in casa.
Cosa fare in caso di furto in appartamento
Se si è rientrati a casa e si ha notato segni di effrazione o i propri oggetti personali messi sottosopra dai ladri, la prima cosa da fare è mettersi in contatto con le forze dell'ordine. Gli agenti di Polizia e Carabinieri sono preparati per assistere in caso di furto e interverranno tempestivamente.
Una volta contattate le forze dell'ordine verrà chiesto di sporgere denuncia. Dal momento in cui è accaduto il furto si ha tre mesi per farlo ma il nostro consiglio è di non indugiare troppo. Il verbale della denuncia permette alle forze dell'ordine di iniziare le indagini e prima riescono a farlo, più alte sono le probabilità che gli agenti di Polizia e Carabinieri possano ritrovare gli oggetti che sono stati sottratti e assicurare i delinquenti alla giustizia.
Prima di fare la denuncia però, è bene assicurarsi di aver controllato bene la casa e stilato una lista più completa possibile di tutti gli oggetti che sono stati sottratti. La denuncia e la lista saranno documenti utili anche per l’assicurazione perché se si è assicurati contro i furti con il verbale di denuncia si potrà iniziare la pratica per il rimborso.
Mentre si esegue il controllo dei beni che sono stati rubati, bisogna fare attenzione a non alterare la scena del crimine: senza volerlo si potrebbero cancellare o confondere prove utili alle indagini.
Cosa succede se non si denuncia un furto
Nulla, dal momento che, a parte alcuni casi specifici, non sussiste alcun obbligo di denuncia di un furto. Quella di denunciare è una scelta che spetta sempre alla vittima del furto stesso.
Ovviamente, la denuncia è utile sia per permettere alle forze dell'ordine di indagare per provare a recuperare gli oggetti rubati, sia per avviare le procedure di rimborso nel caso si sia assicurati contro il furto.
Esistono occasioni in cui il furto non è considerato un reato?
Può sembrare strano, ma la risposta è sì. Secondo l’articolo 624 del Codice penale, non si configura il reato di furto quando la cosa mobile che viene sottratta non appartiene ad altri rispetto all'agente. Questo significa che, se un bene viene semplicemente spostato da un luogo a un altro, questa azione non può essere considerata un furto. Lo diventa quando il bene viene sottratto, o spostato, da un posto a un altro luogo prefissato.
Come ci si può difendere da un furto
Ci sono molti modi per proteggersi dalla possibilità che un ladro o una banda di malviventi rubi all'interno della propria abitazione.
Installare un sistema di allarme è il più comune di questi metodi. I sistemi di allarme sono dispositivi di sicurezza che rilevano la presenza di un intruso all'interno di uno spazio e la notificano usando segnali sonori e/o visivi. Tali segnali sono pensati sia per spaventare il ladro e spingerlo così alla fuga, sia per generare allarme nei vicini o inviare un avviso a una società di sicurezza privata
Incaricare una società di sicurezza privata è un altro modo efficace per difendersi dal rischio di furto.A fronte di un compenso mensile, i professionisti della società potranno controllare periodicamente l’appartamento, verificare che non ci siano segni di effrazione e intervenire qualora riescano a cogliere un ladro in flagranza di reato. Inoltre, si potrà collegare il proprio sistema d'allarme alla centrale operativa, permettendo loro di agire tempestivamente in caso di furto. Un furto in appartamento dura, infatti, in media tra i due e i quattro minuti, perciò la velocità di intervento è un fattore chiave per impedirlo.
Infine, se la propria casa è dotata di un sistema domotico o smart home è possibile integrare a esso delle soluzioni di sicurezza che completino i metodi sopracitati.
La tecnologia al servizio della sicurezza: domotica e smart home
Domotica e smart home sono due approcci all'automazione domestica che differiscono per il modo in cui vengono installati all'interno di un'abitazione. Un sistema domotico è infatti integrato e cablato all'interno dell'impianto elettrico, mentre un sistema smart home permette di collegare una serie di sensori a una centralina attraverso una connessione a Internet wireless. Se ti interessa approfondire l'argomento, leggi questo articolo.
Tra le numerose possibilità offerte da un sistema di automazione domestico, domotico o smart home ci sono anche una serie di soluzioni di sicurezza. Per esempio, alla centralina di comando possono essere collegati sia dei sensori anti intrusione sia delle videocamere.
I sensori possono rilevare con estrema precisione se porte o finestre vengono aperte o forzate quando non c'è nessuno in casa. In questo modo possono notificare l'effrazione sull'app con cui il proprietario controlla il proprio sistema di automazione, dandogli modo di avvertire in modo tempestivo le forze dell'ordine o la società di sicurezza privata che si occupa di garantire la sicurezza della sua casa.
Le videocamere, invece, possono trasmettere e registrare immagini dall'interno dell'appartamento, permettendo di avere così prove utili per individuare gli autori del furto e facilitare il lavoro necessario alle forze dell'ordine per assicurarli alla giustizia.
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