La mobilità urbana tra presente e futuro
Le grandi città stanno diventando progressivamente più affollate, per questo il tema della mobilità urbana è cruciale per il benessere delle persone e per l’ambiente.
In questi ultimi anni è cambiato profondamente il modo in cui viviamo e in cui ci muoviamo in città, in particolare alcuni trend che si rilevano sono:
la riduzione generale degli spostamenti dovuta alla diffusione dello smartworking”;
una brusca diminuzione dell’uso dei mezzi pubblici, dovuta al timore dei contagi da Covid-19, e conseguente aumento della micro mobilità con mezzi propri o in sharing, in particolare e-bike e monopattini elettrici;
anche il carsharing ha segnato il passo con un aumento dell’uso dell’auto personale;
l’aumento delle piste ciclabili per consentire la circolazione in sicurezza delle biciclette, soprattutto nelle metropoli.
Tutto questo ha portato, in generale, a un ripensamento del nostro modo di muoverci portandoci ad avere anche una maggiore attenzione all’impatto ambientale, con conseguente riduzione del traffico, soprattutto nei centri urbani, e diminuzione delle auto private per ciascuna famiglia.
Come sarà la mobilità urbana del futuro?
Diverse opere di fantascienza di alcuni decenni fa predicevano gli anni 20 del Duemila come quelli in cui si sarebbe assistito all’avvento di auto volanti o altri mezzi di trasporto del tutto eccezionali. È evidente che non siamo ancora a quel punto, ma il dato di fatto è che alcune evoluzioni tecnologiche sono già una realtà, in particolare:
Auto a guida autonoma https://www.jeniot.it/blog/verso-la-guida-autonoma-intelligenza-artificiale-e-il-riconoscimento-delle-immagini: diverse aziende ci stanno lavorando ormai da diversi anni, i principali problemi da risolvere prima che possano essere effettivamente circolanti sono legati alla loro affidabilità e agli aspetti etico-normativi.
Già da ora, però, si può prevedere che costituiranno un’importante svolta in termini di mobilità urbana e di sicurezza, riducendo al minimo gli errori dovuti a distrazione, colpi di sonno o simili.
Attualmente possiamo già usufruire su molti dei mezzi in circolazione di sistemi di guida assistita che supportano le persone al volante.
Piccoli aerei a decollo verticale (VTOL vertical take-off and landing) anche elettrici (eVTOL) per specifici spostamenti, ad esempio, da e verso gli aeroporti, a costi e con impatto ambientale decisamente inferiore agli elicotteri. Si tratta di veicoli decisamente futuristici che, però, potranno essere impiegati sempre più su larga scala per ridurre il traffico da spostamento merci, ad esempio.
Oltre a questi il Centro di Technology Foresight del Politecnico di Milano nel report intitolato appunto “Il futuro della mobilità urbana sostenibile: come ci muoveremo nel 2035?“ ha delineato alcuni punti chiave dell’evoluzione della mobilità urbana, tra cui:
veicoli a carburante alternativo e tecnologia avanzata, in particolare i veicoli elettrici, che sono destinati a soppiantare interamente le altre tipologie di veicoli in circolazione;
automazione applicata al trasporto pubblico all’interno dei centri abitati;
infrastrutture tecnologiche e connettività in grado di raccogliere dati – in forma anonima – e fornire assistenza mirata e tempestiva in caso di necessità;
ripensamento dell’intera struttura urbanistica nell’ottica di costruire quartieri dei “15 minuti” completamente autonomi e ridurre così la necessità di spostarsi da una parte all’altra della città.
In generale in futuro si tenderà a vivere la mobilità urbana e lo spostamento all’interno delle città come un’esperienza, piuttosto che come una necessità.
Come potrà diventare realtà la mobilità urbana del futuro?
Difficilmente una sola delle soluzioni evidenziate fino ad ora potrà risolvere il problema della mobilità urbana, proprio per questo si stanno pensando sistemi integrati di gestione che permettano di utilizzare più risorse in modo coordinato.
In questo caso si parla di MaaS, Mobiliy as a Service, declinato dal Governo italiano attraverso il progetto “Mobility as a Service for Italy”. Si tratta di creare piattaforme digitali di intermediazione che gestiscano più sistemi di trasporto contemporaneamente, dando ai cittadini la possibilità di scegliere e avere a disposizione quella più adatta alle loro esigenze.
In Europa sistemi di questo tipo sono già attivi a Helsinki e Berlino, nel nostro Paese le prime città a partire saranno Milano, Roma e Napoli.
Ma cos’è il MaaS, in pratica? Si tratta di un sistema che raccoglie i dati di tutti i sistemi di mobilità urbana – orari e stazioni dei mezzi pubblici, presenza di parcheggi, stazioni di ricarica dei veicoli elettrici etc – in un’unica piattaforma permettendo ai cittadini di scegliere, prenotare e pagare il servizio più adatto a loro in pochi semplici click. L’obiettivo è quello di offrire un servizio efficiente, semplificato ed inclusivo.