L’idrogeno per auto sarà la vera alternativa per il futuro?
La tutela dell’ambiente, messo a dura prova dai gas serra, passa anche attraverso la mobilità sostenibile e si punta a un futuro in cui ci si potrà muovere limitando o, addirittura, azzerando le emissioni.
Entro il 2035 in Unione Europea ci sarà lo stop alla vendita di veicoli che emettono gas serra, quindi di tutte le macchine con motori a combustione con benzina, diesel, GPL o metano, in favore di veicoli che non producono emissioni.
Al momento l’unica alternativa a questo tipo di motori sono i motori completamente elettrici che, però, presentano comunque alcuni problemi, in primis l’autonomia e la conseguente necessità di ricaricare la batteria, ma anche la realizzazione e il successivo smaltimento delle batterie stesse.
Nel futuro, però, si vede una soluzione alternativa ossia l’idrogeno per auto: l’idrogeno è un gas che produce energia combinandosi con l’ossigeno e producendo solo vapore acqueo come residuo. Essendo un gas può essere utilizzato per riempire serbatoi come quelli che si utilizzano attualmente per altri gas come GPL o metano.
I benefici dell’idrogeno per auto sono principalmente tre:
zero emissioni di gas serra,
maggiore autonomia rispetto all’elettrico,
tempi di rifornimento simili ai gas attuali.
Come funziona il motore a idrogeno per auto
Il funzionamento del motore a idrogeno è basato sulla reazione chimica che avviene tra questo gas e l’ossigeno prelevato direttamente dall’aria esterna, reazione che porta alla produzione di un unico residuo assolutamente ecologico e non dannoso per l’ambiente ossia il vapore acqueo.
Oltre ad essere utilizzato e bruciato normalmente in un motore come avviene attualmente con altri gas, l’idrogeno può essere utilizzato anche per ricaricare i motori elettrici, risolvendo così sia il problema dell’autonomia che del tempo impiegato per fare la ricarica in modo tradizionale.
Tuttavia anche l’idrogeno ha qualche problema, ad esempio si stima che, quando viene convertito in elettricità per l’auto, venga utilizzata solo il 38% dell’elettricità originale.
Anche lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno rappresentano delle sfide, ma sicuramente questo carburante è tra le migliori soluzioni che si possano al momento ipotizzare per una mobilità del futuro più sostenibile.
Attualmente solo poche case produttrici hanno deciso di raccogliere la sfida dell’idrogeno per auto, in Europa sono in circolazione solo pochi esemplari di questi veicoli, per un totale di meno di 230 stazioni di ricarica, ma in oriente, in Cina e Giappone soprattutto, si mira ad avere un grande parco auto a idrogeno circolante entro il 2030.