Realtà aumentata al volante: le nuove frontiere della guida autonoma
Tecnologie sempre più avanzate consentono di incrementare il livello di sicurezza dei veicoli e così ridurre l’incidenza dell’errore umano. Scoprilo qui su jeniot!
Tecnologie sempre più avanzate consentono di incrementare il livello di sicurezza dei veicoli e così ridurre l’incidenza dell’errore umano che, attualmente, è il fattore alla base della quasi totalità degli incidenti stradali. La realtà aumentata in particolare, promette di contribuire in modo radicale all’evoluzione dei sistemi automotive, vediamo insieme come.
Che cos’è la realtà aumentata?
La realtà aumentata è una tecnologia che, come dice correttamente la sua denominazione è in grado di arricchire, aumentare appunto, il patrimonio informativo che è offerto dalla nostra vista. In pratica, consente di sovrapporre informazioni digitali alla realtà che stiamo osservando.
L’applicazione della realtà aumentata si è dimostrata rivoluzionaria in molti campi, da quello medico a quello culturale e anche in quello dei trasporti. L’esempio più comune è quello dei cosiddetti head-up display che sono in grado di proiettare sul parabrezza le informazioni di navigazione dell’auto, velocità, distanze di sicurezza e indicazioni del navigatore, evitando di distogliere pericolosamente il nostro sguardo dalla strada.
Realtà aumentata e guida autonoma
La sperimentazione sulla tecnologia applicata alla guida e sulla guida autonoma è in continua evoluzione sia in Italia che all’estero. Quando si parla di guida autonoma il pensiero corre immediatamente alla fantascienza e alle macchine che si guidano da sole e certamente la direzione è quella, specie grazie al lavoro sul fronte dell’intelligenza artificiale, ma lo scenario di questa tecnologia è molto più complesso e articolato e prevede tanti gradi di autonomia dei veicoli. Vediamoli insieme:
Livello 0 – un’automobile con tecnologie di livello 0 non ha sostanzialmente in dotazione nessun automatismo e dunque agisce solo sotto input diretto del guidatore. Fanno eccezione alcuni sistemi che sono diventati obbligatori a partire da quest’anno su tutti i veicoli UE di nuova immatricolazione, come l’automatic emergency braking ovvero il freno d’emergenza automatico che blocca la marcia in caso i sensori rilevino un ostacolo davanti al veicolo, oppure i sistemi di avvertimento dei punti ciechi dell’auto o dell’invasione della carreggiata opposta.
Livello 1 e 2 – Appartengono a questo secondo gruppo tutti quei veicoli dotati di supporto elettronico della guida come il lane centering e il cruise control adattivo che permette alle auto non solo di mantenere una velocità di crociera costante ma anche di rispettare le distanze di sicurezza in caso di cambiamenti nel traffico.
Livello 3 – A questo punto il grado di autonomia aumenta sensibilmente e il guidatore comincia a delegare parte del controllo dell’auto alla tecnologia. Questo è il caso del cosiddetto traffic jam assist, o traffic jam chaffeur, presente già su alcune auto di fascia alta, che viene attivato dal guidatore in caso di ingorgo stradale cedendo alla tecnologia la frenata, l’accelerazione e lo sterzo fino alla fine del picco di traffico.
Livello 4 – a questo grado l’auto è completamente autonoma e in grado di destreggiarsi sulla strada senza l’intervento dell’essere umano. Attualmente alcune sperimentazioni negli Stati Uniti dimostrano che questa tecnologia è attivabile solo a determinate condizioni.
Livello 5 – Si tratta di auto prive di volante e pedali, in grado di procedere in totale autonomia e in qualsiasi condizione.
La realtà aumentata fa parte delle tecnologie indispensabili per l’evoluzione della guida in un’ottica di sicurezza. L’approccio alla sicurezza del futuro infatti è basato su uno scambio sempre più significativo di informazioni tra il veicolo e il suo conducente (o il suo passeggero) in modo da aumentare la sua consapevolezza dei rischi e di intervenire.