Monossido di carbonio: un nemico invisibile
Il monossido di carbonio è un gas altamente tossico, inodore, incolore e non irritante che viene prodotto dalla combustione dei materiali organici negli ambienti con scarsa presenza di ossigeno
La sua presenza in casa può essere causata da fumo di tabacco, radiatori portatili a kerosene e a gas, caldaie difettose, scaldabagni non funzionanti, caminetti e stufe a legna o gas e da altre fonti di combustione non dotate di idonea aspirazione.
Ovviamente, il monossido di carbonio può penetrare in casa anche da ambienti confinanti, come garage (nei quali si possono dimenticare accese automobili e generatori) oppure dalle strade con intenso traffico.
Data la sua impercettibilità, il monossido di carbonio in un’abitazione è particolarmente pericoloso, perché può accumularsi in grandi quantità e causare intossicazioni molto gravi: circa l’80% dei casi di avvelenamento da CO rilevati dai Pronto Soccorso si verifica tra le mura domestiche.
Il monossido di carbonio si lega ai globuli rossi nel sangue formando la carbossiemoglobina che impedisce il regolare trasporto dell’ossigeno.
Cefalee, confusione, disorientamento, capogiri, visione alterata e nausea sono solo alcune tra le conseguenze più blande che si possono manifestare, ma non sono rari i casi di svenimenti e, in quelli più gravi, con una concentrazione superiore a 35ppm può portare persino alla morte per asfissia.
Cosa fare per limitare il rischio di intossicazione da monossido di carbonio
Per limitare la concentrazione di gas pericolosi in casa e scongiurare il pericolo di un’intossicazione da monossido di carbonio occorre prendere alcune precauzioni tra cui:
arieggiare spesso gli ambienti (il monossido di carbonio si disperde immediatamente se vengono tenute aperte le finestre, impedendo al gas di raggiungere concentrazioni preoccupanti);
installare solo impianti e apparecchi che rispettino le normative in vigore;
sottoporre gli impianti di riscaldamento a manutenzione regolare;
non usare mai griglie a carbone, barbecue, lanterne o fornelli da campeggio dentro casa.
Spesso si opta per l’utilizzo di un purificatore di aria, ritenendo che possa essere risolutivo, ma la vera differenza, in caso di accumuli di monossido di carbonio nell’ambiente domestico, la fanno i dispositivi che analizzano la qualità dell’aria all’interno dell’abitazione e rilevano eventuali concentrazioni troppo elevate di gas pericolosi.
Ovviamente, nel momento in cui viene registrata un’alta concentrazione di monossido di carbonio, nonostante le finestre aperte, occorre immediatamente correre ai ripari e agire direttamente sulla fonte del gas tossico.
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AirSafe di Generali jeniot è stata progettata come una soluzione smart e proattiva per rispondere anche alle esigenze di un’utenza che, a causa del particolare periodo storico, trascorre la maggior parte del proprio tempo all’interno delle mura domestiche.
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