Il fattore umano rappresenta il principale elemento di rischio per la mobilità
Più del 90% degli incidenti stradali sono causati dall’errore umano
Gli incidenti stradali, secondo i dati forniti dalla commissione Europea, possono essere divisi in queste due categorie:
violazioni del codice della strada, ad esempio eccesso di velocità o guida sotto l’effetto di stupefacenti;
stato psicofisico non adeguato: stanchezza, distrazione, inesperienza, improvvisa incapacità per problemi di salute.
Le telecamere da cruscotto o Video Event Recorder (VER) sono già una realtà in diversi paesi, ad esempio in Russia o nei paesi asiatici e molti veicoli ne sono dotati. Sono anche disponibili le Dual Camera, ovvero apparecchi composti da due diverse telecamere che si fissano sul parabrezza e sul lunotto posteriore e servono a registrare ciò che accade davanti e dietro alla vettura. Vengono prevalentemente utilizzate in caso di incidente e per evitare frodi sia da privati che dai gestori di flotte.
Sistemi di assistenza alla guida: un valido aiuto per monitorare l'attenzione del conducente
Negli ultimi anni con l’avvento dei sistemi di assistenza alla guida e dei veicoli a guida autonoma è nata anche l’esigenza di monitorare l’attenzione e lo stato del conducente, tema sul quale potrebbe incidere significativamente l’intelligenza artificiale nella vita quotidiana di un automobilista. Per questo diversi produttori di veicoli e fornitori di sistemi aftermarket stanno sviluppando telecamere da installare all’interno del veicolo rivolte verso il guidatore, capaci di identificare lo stato del conducente e avvisarlo tempestivamente se le sue condizioni non fossero adeguate o se stesse abusando delle capacità delle funzioni di assistenza. Inoltre le informazioni biometriche saranno utilizzate anche per personalizzare l'infotainment o la temperatura dell’auto adattandole allo stato psicofisico del guidatore.
Toyota già dal 2006 utilizza sistemi di monitoraggio sugli ultimi modelli di Lexus (inizialmente disponibili per il solo mercato giapponese), General Motors lo propone dal 2017 in combinazione con il sistema Super Cruise e Nissan dal 2020 per la Sedan Skyline in Giappone. Dal 2020 inoltre anche l’EuroNCAP include nella sua valutazione la presenza di sistemi di monitoraggio del conducente.
Anche la tecnologia di monitoraggio del guidatore si basa su tecniche di riconoscimento dell’immagine. Grazie alla telecamera e ai raggi infrarossi è possibile monitorare l’orientamento del volto, la direzione dello sguardo, il numero di battiti di ciglia e grazie a questi parametri fisici rilevare la sonnolenza e l'autenticazione del conducente, nonché la misura del suo grado di distrazione; ad esempio, se il guidatore non sta guardando verso un potenziale pericolo, il sistema emette un segnale di avvertimento oppure se è di primo equipaggiamento potrebbe persino azionare una manovra di emergenza ed evitare così un incidente. Ciò è possibile anche di notte o indossando occhiali da sole.
Queste tecnologie suscitano grande interesse anche dai gestori di flotte aziendali che potrebbero così aumentare la sicurezza degli autisti durante lo svolgimento delle proprie mansioni e fornirgli consigli per migliorare il loro stile di guida. Ad esempio in alcuni dei veicoli dei corrieri di Amazon USA sono già state installate telecamere dotate di intelligenza artificiale per migliorare operazioni di consegna dei pacchi. È possibile ammonire il conducente in caso di distrazione o di manovre pericolose, così come nel caso in cui il codice della strada non venga rispettato o vengano identificati comportamenti scorretti come l’uso del telefono cellulare o fumare alla guida. In Cina sistemi di monitoraggio dei conducenti sui mezzi pesanti sono già stati resi obbligatori.
Resta ad oggi un punto aperto da definire e normare come questi dati possano essere utilizzati soprattutto in relazione agli aspetti strettamente connessi alla privacy, tanto dei privati quanto dei lavoratori.
Dal 2022 tutti i nuovi veicoli omologati nell’Unione Europea dovranno avere sistemi di riconoscimento della distrazione e della stanchezza del conducente però nel frattempo i sistemi aftermarket potrebbero essere installati nelle auto tradizionali e nei veicoli commerciali già in circolazione. Ciò permetterebbe di non dover aspettare il rinnovo del parco circolante per poter avere un beneficio per la sicurezza e una riduzione di quel 20%-40% di incidenti mortali la cui causa è attribuibile alla distrazione del conducente secondo studi della commissione europea.
L’attività di ricerca sugli ADAS e sulle nuove tecnologie, portata avanti dal Centro di Innovazione e Sperimentazione di Generali jeniot, garantisce lo sviluppo di prodotti assicurativi sempre all’avanguardia, dove i vantaggi in polizza sono giustificati dai progressi tecnologici che garantiscono maggior sicurezza sulle strade.
Il centro di ricerca
Fa parte di Generali jeniot, il Centro di Innovazione e Sperimentazione, con sede a Pero (MI), che si occupa di presidiare la frontiera dell’innovazione tecnologica e di servizio attraverso iniziative di ricerca e sviluppo, l’impatto dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana di mezzi e guidatori, prototipazione, collaborazione con aziende, istituti di ricerca, università e start up. In ambito automotive, nel Centro di Innovazione e Sperimentazione vengono realizzati crash test a bassa velocità, prove sperimentali sul funzionamento dei dispositivi telematici e dei veicoli connessi, valutazioni sugli ADAS, progetti di ricerca sulle nuove tecnologie, studi delle tecniche riparative, analisi di mercato e corsi di formazione.